Cerbero

Gradisci un'offa? Quando diritto ed economia si incontrano.

Una volta si ereditavano beni, ora debiti! Quando le novelle aprono la strada ai mutamenti socio-economici

“Questa casa me l’ha lasciata il mio babbo” L’espressione dovrà forse essere relegata tra gli arnesi superati, come la zangola per fare il burro? Non lo sappiamo, ma intanto ci prepariamo. E così il nostro legislatore ci ha scodellato anche il “reverse mortgage”. L’amore per l’anglofonia è sempre notevole, ma spesso l’accattivante suono del termine cela strumenti non propriamente chiari sia come modalità di funzionamento, sia come struttura giuridica. Il “prestito vitalizio ipotecario”, come si può tradurre in italiano, è un contratto che adempie ad una funzione per noi non usuale.

Di cosa si tratta? Della possibilità, per chi abbia raggiunto una certa età, di vedersi anticipata una somma di denaro ponendo come garanzia la propria casa. Una volta che colui che ha ricevuto il prestito passerà a miglior vita, i di lui eredi avranno la possibilità di pagare il debito contratto a fronte del finanziamento che la Banca aveva concesso, ovvero di “abbandonare” l’immobile, che così sostanzialmente verrà messo all’asta dall’istituto mutuante.

L’idea, che nei Paesi anglosassoni non è certo una novità, in effetti non è nuova. Ci avevano già provato nel 2005 ma non aveva funzionato. Così, dopo 10 anni, lo strumento, in verità non certo apprezzato dagli Italiani, viene riproposto in una versione modificata. Avrà successo, questa volta? Ai posteri l’ardua sentenza…

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